I super ospedali: qual è la ragione del successo del sistema sanitario nordeuropeo?

I Paesi del nord Europa hanno fatto una scelta precisa: invece di mantenere numerose piccole cliniche, hanno optato per i cosiddetti super ospedali, aziende sanitarie moderne che accentrano le cure specialistiche in uno stesso polo. Dotati di tecnologie all'avanguardia, questi super ospedali sono in grado di coprire con i propri specialisti quasi tutti i casi medici. Ecco spiegata la ragione dell'efficienza ed eccellenza di questi poli.
Frank, come si è sviluppata l'idea del super ospedale?
Frank: «Il termine super ospedale è in uso soprattutto in Danimarca e meno negli altri Paesi. In sostanza un super ospedale è un policlinico universitario in cui sono accorpate tutte le conoscenze specialistiche. Per la loro conformazione geografica, soprattutto la Svezia e la Norvegia necessitano di ospedali che forniscano nelle città prestazioni sanitarie di un determinato livello.
A questo si aggiunge poi il numero relativamente esiguo di abitanti. Per questo la Scandinavia ha puntato da sempre ad avere grandi policlinici universitari nelle principali città. Pur non essendo nuova, l'idea è fortemente proiettata verso il futuro. Ad esempio si dà più spazio all'assistenza ai bambini e si pianificano molti più reparti specialistici rispetto al passato.
La politica ha deciso inoltre di chiudere le cliniche più piccole o di ridurre la gamma di cure offerte. In particolare in Norvegia, con i suoi fiordi e insediamenti sparsi, i pazienti vengono rinviati ai grandi ospedali nei centri urbani. Questo approccio permette di raggiungere un numero minimo di casi necessario per attrarre medici.
Concentrando le prestazioni mediche nei super ospedali i pazienti ricevono le migliori cure ad opera di medici altamente qualificati.»

I super ospedali sono dotati di tecnologie ICT e impiantistica sanitaria di ultima generazione che contribuiscono all'eccellenza delle cure.
Che ruolo ha l'automazione dei trasporti e della farmacia in questo contesto?
Frank: «L'automazione dei trasporti è fondamentale nelle strutture che si sviluppano su diverse centinaia di migliaia di metri quadri. Efficientare il trasporto dei beni in questo caso è indispensabile. Questi ospedali misurano l'efficienza servendosi di coefficienti, quali il tempo che intercorre fra il prelievo ematico e la risposta del laboratorio. L'automazione del trasporto diventa essenziale per la sopravvivenza, per questo i tempi di consegna vengono misurati in secondi. Quanto più è grande l'azienda sanitaria, tanto più importanti diventano i sistemi di trasporto, come la posta pneumatica, ad esempio.
Per noi questi super ospedali sono clienti importantissimi perché adottano i sistemi di automazione come standard. Nei Paesi scandinavi ogni nuova clinica è dotata di un sistema di gestione dei rifiuti e della biancheria sporca, di veicoli autonomi o altri sistemi di trasporto automatizzato.
La gestione dei farmaci è incentrata sulla sicurezza del paziente e la riduzione delle mansioni amministrative nel processo di cura. Occorrono soluzioni che riducano il tempo impiegato dal personale di farmacia e dai sanitari nel preparare le terapie, lasciando più tempo all'assistenza personale al paziente.
In questo ambito gli Stati scandinavi hanno adottato approcci risolutivi diversi: alcuni promuovono fortemente la dose unitaria del farmaco, una soluzione che vede i nostri prodotti giocare un ruolo molto importante. In definitiva, indipendentemente dal Paese, gli ospedali sono alla ricerca di sistemi per automatizzare la gestione dei farmaci; Ecco perché l'automazione dei trasporti e la gestione del farmaco sono ormai inseriti a pieno titolo nel processo di pianificazione. Ovviamente ogni struttura sanitaria adotta poi in autonomia la soluzione che ritiene più valida.»

I super ospedali operano in un contesto di concorrenza finanziaria e, di conseguenza, fanno affidamento a graduatorie e calcoli di redditività per attrarre pazienti provenienti sia dalla Scandinavia che dall'estero.
Quali vantaggi finanziari offrono le soluzioni di automazione?
Frank: «Gli ospedali sono in competizione fra loro, ma il mercato non è del tutto libero. A Oslo, ad esempio, i pazienti si rivolgono alla struttura sanitaria pubblica più vicina. Non esistono cliniche private. Pur potendo scegliere l'ospedale, la maggior parte dei pazienti si rivolge a quello più vicino. Nel resto d'Europa e negli USA il sistema sanitario è molto più competitivo rispetto alla Scandinavia.
Per attrarre il miglior personale medico e infermieristico è necessario essere al passo con le più moderne tecnologie. Nel concedere finanziamenti agli ospedali, lo Stato valuta in modo rigoroso le soluzioni che mettono la sicurezza del paziente al primo posto. Ad esempio, le strutture sanitarie non vengono remunerate se devono trattare il paziente una seconda volta. Assicurare un primo trattamento efficace ha, pertanto, anche dei risvolti finanziari rilevanti. L'efficienza in termini di costi è un fattore importante quando si tratta di decidere se investire in automazione dei trasporti o soluzioni per il personale. Alla fine si tratta di coniugare la massima efficienza con il più elevato standard di cure.
Le ragioni principali per l'automazione dei trasporti sono perciò la sicurezza per il paziente, la riduzione dei costi e il reclutamento dei migliori medici.»
Attualmente la Germania, ad esempio, sta centralizzando e specializzando il sistema ospedaliero per migliorare l'efficienza e la qualità delle cure. Questa riforma mira a concentrare nei poli le competenze e cure specialistiche per assicurare il migliore trattamento anche ai pazienti affetti da patologie rare o complesse. Inoltre, dal 2026 al 2035 sarà istituito un fondo di trasformazione di 25 miliardi di euro per finanziare la ristrutturazione e modernizzazione degli ospedali.
Perché i Paesi scandinavi hanno compreso prima degli altri che la soluzione risiede nei poli ospedalieri specializzati?
Frank: «Per via delle dimensioni del mercato: la Norvegia conta solo cinque milioni di abitanti. Un numero sufficiente di pazienti costituisce la condizione essenziale affinché i chirurghi possano eseguire un numero congruo di interventi; una clinica in un'area rurale in cui è richiesta un'operazione al cuore ogni tre mesi non è un posto di impiego particolarmente appetibile per un chirurgo altamente qualificato.
Per un Paese come il mio in cui la popolazione è distribuita su vaste aree è necessario l'accentramento per attrarre il miglior personale medico. In questo modo, da un lato i medici conservano e migliorano le proprie competenze data la maggiore frequenza con cui trattano i pazienti e, dall'altro, riusciamo ad attirare personale ben preparato e garantire l'eccellenza delle cure. Questo spiega perché abbiamo intrapreso questa strada prima di altri Paesi europei.»
Le infrastrutture in Scandinavia sono molto diverse da quelle dell'Europa centrale perché gli abitanti sono relativamente pochi e vivono in un'area molto vasta.
Le due situazioni sono comparabili fra loro?
Frank: «Se confrontiamo Oslo con le altre città europee la situazione è simile, ma cambia se esaminiamo l'intera regione. A differenza di altre aree, non abbiamo cliniche specialistiche di piccole dimensioni sparse per il Paese, mentre abbiamo piccoli centri di trattamento clinico che forniscono prestazioni sanitarie di carattere generale, come l'assistenza alle nascite. I poli ospedalieri specialistici più grandi si trovano nelle città principali dove sono più necessari.»
Quali scelte politiche favoriscono l'automazione delle farmacie ospedaliere?
Frank: «Da noi si investe moltissimo nell’automazione delle farmacie perché la sicurezza del paziente rappresenta la massima priorità. Gli studi hanno dimostrato che una maggiore automazione migliora la sicurezza dei pazienti, e proprio questa è la motivazione che sta dietro ai nostri sistemi avanzati di gestione del farmaco.
Siamo convinti che i sistemi incentrati sulla dose unitaria del farmaco rappresentino il massimo della sicurezza. Pur avendo come obiettivo le soluzioni più sicure e la massima automazione ci rendiamo conto che i budget sono spesso limitati.
La politica è comunque sempre alacremente impegnata nel garantire la sicurezza del paziente che resta il criterio decisivo per tutti i progetti di investimento pubblico. Dare priorità all'automazione significa ottenere risultati migliori e raggiungere i più alti standard di sicurezza ed efficienza.»

Rispetto agli altri Paesi, negli ospedali scandinavi si registra in generale un clima di lavoro meno teso. La salute e la soddisfazione del personale rappresentano obiettivi prioritari.
In che modo l'automazione dei trasporti e della farmacia possono contribuire a questi obiettivi?
Frank: «Nei Paesi scandinavi ci si impegna a rendere un po' meno stressante il contesto lavorativo del personale sanitario. Le nostre soluzioni di automazione innovative apportano importanti benefici perché riducono il carico di lavoro dovuto ad attività secondarie, dando modo ai sanitari di concentrarsi sull'essenziale, ossia il paziente.
Le nostre soluzioni avanzate di trasporto e di gestione del farmaco sollevano il personale da mansioni di routine che possono essere svolte in modo efficiente da sistemi robotizzati. Il beneficio? Maggiore efficienza e meno stress e, di conseguenza, personale soddisfatto e in buona salute.
Questo approccio proiettato verso il futuro permette ai nostri clienti di essere all'avanguardia nell'innovazione, offrire cure di prim'ordine e al contempo mantenere un clima di lavoro positivo.»